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Imprese familiari, presentati i dati del XIII Osservatorio AUB

Dall’Osservatorio AUB emerge chiaramente il valore che una corporate governance moderna e strutturata riveste per la crescita, a maggior ragione in un contesto di instabilità come quello in cui stiamo operando. All’interno del nostro gruppo industriale, negli ultimi anni abbiamo disegnato una nuova governance che ha l’ambizione di combinare insieme le best practice del mercato e la visione di lungo periodo propria delle aziende famigliari.

Così Sergio Marullo di Condojanni ha commentato i dati emersi dal XIII Osservatorio AUB sulle aziende familiari, presentato nel corso del convegno “Le imprese familiari italiane alla prova della pandemia Covid-19” del 25 gennaio 2022. Il CEO di Angelini Industries ha infatti preso parte a una tavola rotonda moderata da Paolo Morosetti (Università Bocconi), insieme ad Aldo Fumagalli Romario, Presidente e CEO Sol, e Cristina Nonino, Consigliere Delegato Nonino Distillatori.

L’Osservatorio AUB rappresenta la più completa rilevazione sulle aziende italiane a controllo familiare. È promosso da AIDAF (Associazione Italiana delle Aziende Familiari), Cattedra AIDAF-EY di Strategia delle Aziende Familiari dell’Università Bocconi, UniCredit e Cordusio, con il supporto, tra gli altri, di Fondazione Angelini.

Ad essere analizzati quest’anno sono stati i bilanci delle 11.803 aziende familiari italiane con fatturato superiore ai 20 milioni di euro.

Ne emerge come le aziende familiari italiane abbiano affrontato la crisi pandemica del 2020 meglio di quanto avessero fatto con la crisi di origine finanziaria del 2009.

Nel 2020 le aziende familiari hanno subito una caduta del fatturato simile a quella delle aziende non familiari, mentre nel 2009 avevano sofferto in misura molto maggiore”, ha affermato Guido Corbetta, titolare della Cattedra AIDAF-EY e coautore dell’Osservatorio con Fabio Quarato. “Inoltre, nel primo semestre 2021 le imprese familiari quotate hanno dimostrato una ripresa dei ricavi pari a quasi il doppio delle imprese non familiari (26,6% vs. 14,1%) e una redditività pari al triplo (Roa 5,4% vs. 1,8%)”.

Solidità e resilienza alla base di questo risultato: oltre a una migliore la capacità di reazione rispetto alle non familiari, è emerso come le imprese familiari si preparino ad affrontare il futuro con una struttura del capitale più solida.

Tra i temi affrontati dall’Osservatorio, anche quello della governance: da un lato, si assiste a una crescente apertura a leader e membri del consiglio di amministrazione non familiari, soprattutto nelle aziende relativamente più grandi. Dall’altro, negli ultimi dieci anni il numero di leader under 40 anni si è molto ridotto mentre è cresciuto ancora il peso dei leader over 70. L’Osservatorio indica in quest’ultimo aspetto un punto di attenzione, soprattutto nel contesto attuale, in cui il Paese si appresta a investire le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza soprattutto in nuove tecnologie.