Vini, a Tenuta Trerose si è appena conclusa la prima vendemmia interamente biologica
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Un impegno che da anni la cantina, appartenente ad Angelini Wines & Estates, si è presa, in primis nei confronti del territorio, abbracciando un approccio che tutela la terra, le piante e anche le persone.
Da alcuni giorni a Tenuta Trerose è terminata la raccolta delle uve, ma quest’anno si è trattato di una vendemmia speciale: la prima interamente certificata biologica.
Da ormai un decennio la toscana Tenuta Trerose ha sposato i principi della viticoltura biologica, enfatizzando ancor di più il percorso di sostenibilità che da sempre accompagna la filosofia produttiva della cantina e del gruppo vitivinicolo parte di Angelini Industries. L’orografia delle colline, l’esposizione dei vigneti, l’altitudine e un microclima particolare creano un equilibrio agronomico unico, un mosaico composto da vigneti, boschi e aree di compensazione che arricchiscono la biodiversità di questi luoghi e rendono Tenuta Trerose particolarmente vocata.
Tutte le attività in campagna e in cantina guardano attentamente alla salvaguardia di questo equilibrio, che è il fattore chiave e la firma sui vini prodotti. La sostenibilità è imprescindibile e viene declinata attentamente su tutti gli elementi che fanno parte della filiera produttiva: la gestione oculata delle risorse energetiche, la valorizzazione del capitale umano, il rispetto per il territorio e per la denominazione Vino Nobile, cui Tenuta Trerose appartiene.
La certificazione biologica non è che il compimento formale di un percorso che Angelini Wines & Estates ha preferito seguire senza compromessi né scorciatoie, rappresentate da certificazioni di sostenibilità secondarie, per una questione di credibilità e massima trasparenza nei confronti dei consumatori e dei mercati.