Nuova vita per le piccole e micro imprese
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La pandemia ha portato milioni di persone e migliaia di imprese a ripensarsi. Da una situazione difficile e critica è però emersa una profonda verità: è necessario promuovere e sviluppare progetti che si focalizzino sul sostegno, non solo sul profitto.
La politica della cura: l’importanza dell’impegno collettivo
Si dice che la psicologia sia la grande molla dell’economia, e molto probabilmente è vero. Ecco perché, nell’obiettivo di far ripartire l’economia, è nata una nuova politica della cura che ha coinvolto e continua a coinvolgere gran parte della popolazione. Non si tratta di un movimento collettivo consapevole, ma piuttosto di una sorta di spirito di sopravvivenza che si è man mano trasformato in qualcosa di più grande.
La comunità, la salute e il benessere torneranno difficilmente allo stato pre-pandemico, ma dalla vulnerabilità collettiva possono nascere grandi cose.
L’obiettivo è mirare a una creazione di benessere generale, producendo sostenibilità economica, ecologica e sociale e dando maggior rilievo alle economie locali. Per intraprendere questo genere di iniziative è necessario mettere al centro la comunità, stimolandone una maggiore responsabilità e partecipazione.
Questa idea di politica della cura si traduce infatti in una rete di relazione tra le persone in grado di creare interdipendenza e sostegno reciproco. Una forma di aiuto e assistenza che accantona l’idea dell’individuo come un’entità separata dalle altre. C’è, infatti, un'evidente richiesta di solidarietà, coordinamento e cooperazione per proteggere e risollevare chi è stato danneggiato. L’unico modo per riuscire in questo intento, è provvedere alla costruzione di un piano di ridistribuzione delle energie, oltre che delle risorse.
La possibilità di andare avanti: il progetto RESTART di Fondazione Angelini
Questi anni sono stati sfidanti, specialmente per le piccole e micro imprese. Il primo pensiero è sempre quello di orientarsi verso approcci difensivi. Riduzione degli investimenti, dei costi operativi e così via: una serie di pratiche che permettono alle aziende di restare in piedi, ma che allo stesso tempo rischiano di indebolirne il sistema relazionale interno. Molto spesso queste misure corrispondono a una reazione istintiva non sempre sufficiente a garantire un vero riposizionamento strategico. È pur vero però che, specialmente in alcuni casi, la crisi pandemica non ha lasciato molta scelta. Per affrontare efficacemente i danni riportati è necessario agire con azioni straordinarie, promuovendo iniziative e interventi esterni alle aziende per contribuire a proteggere e a sostenere territori e settori in maggiore difficoltà. Un esempio? RESTART.
Ripartire, restituire, rinascere, reinventarsi, reagire… si potrebbe continuare all’infinito.
Parole che invitano all’azione, che presuppongono impegno e dedizione, che muovono la comunità verso forme di economia coraggiose e innovative. Il progetto di Fondazione Angelini che ha l’intento di estendersi anche in altre regioni, nasce come una rete di protezione e sicurezza per i più deboli, soprattutto per tutti quegli operatori che appartengono a settori come il turismo, commercio, servizi alla persona e filiere della moda. L’obiettivo è quello di dare nuova linfa al tessuto economico delle regioni immettendo liquidità che permettano di sanare, almeno in parte, i debiti accumulatisi durante la pandemia. Il perimetro è regionale e testimonia la volontà di intervento di Fondazione Angelini con particolare riguardo ai territori dove il gruppo industriale opera direttamente, a partire dalle Marche, dove è nata la storia di Angelini e dove è presente lo stabilimento farmaceutico di Ancona.
La scelta di sostenere le piccole e micro-imprese nasce dalla consapevolezza della loro importanza per l’economia del Paese. Oltretutto, un principio fondamentale della Fondazione Angelini, è tenere sempre presente i bisogni del territorio. L'assunto di base è che produttività e sostegno possano essere due facce della stessa medaglia: un lavoro costante e consapevole che sposa appieno la crescita economica e sociale aziendale e allo stesso tempo allena la premura verso l’ambiente sociale e naturale circostante e i suoi bisogni. RESTART stimola la ripresa economica: una soluzione attiva per il fluire della ricchezza secondo un modello sostenibile e prolifico.